Turismo: Quali prospettive future? Proponiamo un estratto dell’articolo informativo pubblicato recentemente da Mino Reganato CEO di HTMG.
No, non è una frase a tinte catastrofiche ma una conseguenza alle tante esortazioni rimaste irresponsabilmente inascoltate da chi non ha mai dato il giusto valore al comparto turistico. E alla fine, tanto tuonò che piovve!
È alquanto fastidioso e imbarazzante ripetere ogni volta la “tiritera” sul ruolo di estrema importanza che il turismo ricopre quale elemento di valorizzazione socio-culturale e soprattutto economico del Paese Italia e quindi non dirò nuovamente che tale rappresenta il 13% del PIL nazionale al quale aggiungere un + 8% di indotto. Asserzioni che riempiono il petto dell’oratore di turno, nelle circostanze di turno, alla platea di turno e accendono la “speme” nazionalpopolare di essere un Paese che grazie a fattori unici (fortunatamente ricevuti in eredità dalla storia) non necessita di attenzioni, programmazioni e soprattutto competenze specifiche. Tale mancanza è palesata dalla perdita di posizioni nel panorama delle destinazioni turistiche mondiali (negli anni 70 eravamo al primo posto) pur ostentando un immenso patrimonio monumentale da associare a condizioni meteo-paesaggistiche uniche.
Detto tutto ciò, non ci resta che evidenziare le “falle” del sistema e cercare di porre rimedio a una situazione quasi irreversibile…
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