Una visita alla Electrolux di Pordenone mi ha regalato una istantanea reale del Paese in cui viviamo.

Pordenone è l’ennesima deliziosa gemma urbana italiana incastonata tra la pianura e le montagne dove percepisci un’elevata qualità della vita nel bozzolo di una storia antica pulita, ordinata, conservata con grande scrupolo da un popolo che ama la bicicletta più dell’automobile.

Electrolux è una multinazionale planetaria con il quartier generale della holding a Stoccolma e quella di Electrolux Professional a Pordenone dove ci sono anche grandi stabilimenti di produzione all’insegna della Qualità Totale, del Just in Time e dello Zero Difetti nella produzione, di un’ossessiva attenzione alla sicurezza attiva e passiva delle 1000 persone che vi lavorano, di reparti di Ricerca e Sviluppo che garantiscono il presente e il futuro dell’azienda, di un orgoglio di appartenenza e condivisione di valori che respiri nell’aria e percepisci in ogni relazione umana che ti accade di vivere anche solo per un momento.

Electrolux Professional produce un fatturato di 650 milioni di euro, la holding di diversi miliardi, all’insegna di continue innovazioni tecniche e tecnologiche che aiutano il lavoro in cucina come nelle lavanderie degli alberghi (il settore di cui si occupa Hotel Domani) all’insegna dell’efficienza, dell’ergonomia, della sicurezza, di una bellezza estetica che è sinonimo di Italia.

100 anni fa queste terre erano appena state travolte dalla rotta di Caporetto nella quale perdemmo un’intera armata, con 100.000 italiani finiti nei campi di concentramento asburgici dove avrebbero sofferto la fame e il freddo per un anno, con le popolazioni locali disperate e in fuga, con le nostre truppe arretrate sul Piave dove non avevano alcuna certezza di riuscire a resistere.

Era, il nostro, un Popolo di analfabeti, di emigranti, con un’elevata mortalità infantile, con un’elevata mortalità delle puerpere, con pochi anziani.

Ne abbiamo fatta di strada da allora, e ne stiamo facendo.

Mai dimenticarlo!

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Renato Andreoletti