Con il passare degli anni, nel mio operato di insegnante d’istituto alberghiero, osservando le nuove generazioni passare davanti ai miei occhi, mi rendo conto di quanto sia sempre più cruciale e indispensabile aiutare a sviluppare la competenza dell’ospitalità per tutti.

Nel mondo lavorativo di oggi, le competenze tecniche sono spesso considerate essenziali per accedere a determinate professioni. Tuttavia, c’è una capacità che, a prescindere dal settore, ha un valore immenso e raramente viene riconosciuta per la sua universalità: l’ospitalità, appunto. Spesso confinata all’ambito turistico e alberghiero, è in realtà una competenza trasversale che si riflette nella capacità di accogliere, comprendere e soddisfare le esigenze altrui in modo empatico.

Cosa significa “ospitalità”?

Si tratta della capacità di creare una connessione umana, di far sentire l’altro accolto e rispettato. L’ospitalità si può esprimere in ogni interazione: dall’ascolto attento delle esigenze del cliente alla gestione di situazioni complesse, sempre con un atteggiamento positivo e proattivo. Pensiamo, ad esempio, a un incontro d’affari: il successo non dipende solo dalla preparazione tecnica, ma anche dalla capacità di accogliere e gestire relazioni professionali con cortesia e rispetto.

L’ospitalità nel mondo del lavoro

Che si tratti di un colloquio di lavoro, di una trattativa commerciale o di una relazione con un collega, l’ospitalità gioca un ruolo cruciale. La capacità di capire le esigenze degli altri, di anticiparle e di agire con sensibilità è ciò che distingue i professionisti di successo. Le soft skills, come la comunicazione, l’empatia e la gestione delle relazioni, sono tutte strettamente legate all’ospitalità.

Nel mondo delle risorse umane, ad esempio, l’accoglienza non è solo una fase iniziale del processo di onboarding, ma un approccio da coltivare in ogni momento. I leader che sanno creare ambienti di lavoro accoglienti, dove i dipendenti si sentono valorizzati e ascoltati, sono quelli che riescono a trattenere i talenti e a costruire team solidi e motivati.

L’ospitalità come soft skill essenziale

L’ospitalità è essenziale in ogni contesto professionale. La capacità di mettersi nei panni dell’altro, di comprendere i bisogni impliciti e di rispondere con attenzione, è ciò che rende una persona un vero professionista, indipendentemente dal ruolo che ricopre.

La globalizzazione e il digitale hanno ampliato le opportunità di connessione, ma spesso hanno ridotto la qualità delle interazioni. Ecco perché le competenze relazionali, racchiuse nell’ospitalità, assumono un valore ancora più alto. Sono quelle che permettono alle persone di distinguersi e creare legami duraturi, non solo con i clienti, ma anche con partner e collaboratori.

L’importanza di insegnare l’ospitalità: una proposta

Data la crescente rilevanza dell’ospitalità, è fondamentale che questa competenza venga sempre più promossa. Integrare l’ospitalità nel curriculum scolastico significherebbe dotare gli studenti di strumenti preziosi per affrontare il mondo del lavoro e sviluppare relazioni interpersonali sane e costruttive.

Propongo quindi l’inserimento dell’ospitalità come disciplina – completa e organica nelle sue sfaccettature – in tutte le scuole (oltre quelle alberghiere), poiché formerebbe non solo professionisti più competenti (pensate ai manager, ai medici, ai commessi, ecc.), ma soprattutto cittadini più consapevoli. È tempo di riconoscere l’ospitalità come una soft skill essenziale per il futuro.

Voi cosa ne pensate?


Scopri di più da AIRA Online

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Rispondi