“Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza” dovrebbe campeggiare alla frontiera e all’entrata di ogni città italiana.

Due giorni a Venezia. La qualità della vita dei residenti è messa a rischio ogni volta che provano a salire su un vaporetto infilandosi nella calca di corpi, trolley, zaini che mettono a rischio anche la stabilità del natante.

La qualità della vita dei residenti è messa a rischio ogni volta che devono fare la coda per attraversare un campiello, infilarsi in una calle, superare uno delle centinaia di ponti della città ingombri di turisti in posa per i selfie.

La qualità dell’esperienza dei turisti è messa a rischio per le interminabili code sotto il sole a picco per visitare la Basilica e il Campanile di San Marco o accedere al Palazzo Ducale.

La qualità della vita della città è messa a rischio ogni volta che sbarcano orde di formiche rosse da quelle immense portaerei che sono le navi da crociera che mettono a rischio anche l’integrità delle fondamenta della città come ha dimostrato l’incidente provocato dalla Costa Crociere.

Gli unici che ci guadagnano sono i venditori di chincaglierie, di souvenirs da quattro soldi e di street foods.

Gli oneri d’urbanizzazione incassati dal Comune di Mestre per le 10.000 camere d’albergo costruite a 500 metri dalla stazione ferroviaria di Mestre sono un attentato alla qualità del turismo di Venezia. Sono miopia allo stato puro.

Non è questo un turismo che produce cultura e felicità per chi lo vive, che distribuisce ricchezza sociale e soddisfazione economica per chi ci lavora.

La sicurezza, dei cittadini come dei turisti, è competenza dello Stato, oltre che dei Comuni.

La lotta contro l’evasione fiscale è competenza dello Stato oltre che dei Comuni.

Report ha dimostrato l’evasione fiscale sia dei proprietari che di Airbnb e Booking relativa agli appartamenti affittati come camere d’albergo.

Ministro Centinaio, meno parole, più fatti.

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Redazione Aira

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