Presentiamo un articolo a cura di TurismoItaliaNews, il quotidiano online dedicato al turismo su una nuova iniziativa delle 269 Cittaslow.

Nuove tendenze si vanno affermando al seguito del cambiamento dell’epoca che stiamo vivendo, e non sono episodi del momento, piuttosto paiono trend strutturali che dureranno anni. Mentre le metropoli un poco si spopolano e operano per rendere sempre più “slow” i loro quartieri, molte famiglie decidono di trasferirsi dalla città ai piccoli “borghi slow” in campagna, in collina, in montagna, sulle coste, invertendo una direzione prevalente e contraria durata decenni. La campagna è un’ottima alternativa per il buon vivere al tempo del Covid-19, a patto però che ci siano connessioni, servizi, infrastrutture green, digitalizzazione per lo smart working. Ecco perché i piccoli centri di Cittaslow sono sempre più attenzionati: l’associazione nata oltre 20 anni fa da un’intuizione geniale di Paolo Saturnini allora sindaco di Greve in Chianti, per prima ha proposto e applica da anni un modello che traguarda la sostenibilità ambientale attraverso la comunità attiva, le tecnologie, i servizi alla persona, i cluster di micro economie locali.

L’economia circolare e la resilienza per fortuna oggi presenti nelle agende mondiali, sono state perseguite attraverso il rispetto della memoria dei luoghi e l’economia di comunità. Solo così il territorio “resiste” alle spinte globalizzanti che tanto danno hanno determinato negli ultimi decenni sotto il profilo ambientale e sociale. La visione Cittaslow anticipa il progetto, e di qui discende “il buon vivere” che oggi tutti ricerchiamo. La petizione dei sindaci Cittaslow richiede impegni immediati da parte delle istituzioni internazionali, dei governi nazionali e locali e da parte dei cittadini tutti per indirizzare lo sviluppo in equilibrio col pianeta e assicurare il “buon vivere“.

Redazione Aira

La Redazione di AIRA Online viene gestita dalla socia Luisa R. con gli aggiornamenti su eventi e programma dell'associazione.

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