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Estate in Sardegna: un Viaggio Virtuale alla Scoperta dei Territori

Estate in Sardegna è il progetto realizzato in Sardegna, ma potenzialmente rivolto al territorio nazionale, riferito alla valorizzazione del territorio e delle aziende che offrono i servizi nelle località presenti.

Estate in Sardegna è un portale che ha lo scopo di fornire informazioni sul territorio isolano a chi pensa o sta progettando una vacanza in Sardegna attraverso un network di portali o landing pages aziendali interattive.

La grande novità del progetto sta nella mappatura attraverso drone delle aree di interesse e nella contestuale creazione di virtual tour in volo e a terra dei posti più belli della Sardegna. In ogni luogo sono presenti dei Pin Locator ( bottoni interattivi) che portano ai dettagli dei luoghi o alle aziende presenti.

Il progetto si compone di 4 step:

  • Portale e sottoportali delle località turistiche
  • mappatura con drone e virtual tour
  • schede azienda con pin locator territoriale
  • annuncio sponsorizzato dell’attività aderente

La scelta di questo progetto sta nel credere che le persone vogliano viaggiare per vedere e conoscere le località e solo dopo scelgano i servizi. E’ su questo punto che si è sviluppato Estate in Sardegna negli ultimi anni: coinvolgere i turisti ed immergerli nelle bellezze della Sardegna fin dal divano di casa.

Il progetto può essere realizzato sia per i singoli territori o per aziende o gruppi di aziende con più sedi. In questo caso non importa che una struttura sia in Sicilia e l’altra in Sardegna, il Drone Map ci dà la possibilità di volare da una parte all’altra del mondo senza soluzione di continuità.

Per maggiori informazioni su come realizzare virtual tour e marketing territoriale, si può visionare il link di presentazione




Gran Premio AIRA 2023: Il Miglior Studente

Ad Assisi, nel BV Grand Hotel di Assisi, sabato 18 marzo si è svolto il Gran Premio AIRA 2023 “Il miglior studente futuro impiegato al ricevimento alberghiero” cui hanno partecipato gli istituti alberghieri della Regione Umbria di Assisi, Città di Castello e Spoleto.

Durante la mattinata del 18 marzo si è svolta una tavola rotonda dal tema “Giovani, scommettiamo su di voi!” con la partecipazione di Renato Andreoletti, Stefano Chiesa, Luciano Manunta, Andrea Martoglio e Tommaso Foscarini.

Il concorso è stato vinto da Zsusanna Chereji dell’IPSEOASC Spoleto. Seconda si è classificata Beatrice Gigli dell’IPSEOA Assisi, terzi a pari merito si sono classificati Tommaso Saporetti dell’IPSEOA Assisi ed Elisa Ercolani dell’IIS C. di Città di Castello.

I professori che hanno accompagnato gli studenti sono stati Marco Arrabito, Marco Ascani,

Simon Luca Antimiani e Giuditta Spalatro. Durante il convegno si è collegata in remoto il dirigente scolastico di Spoleto Roberta Galassi.

Gli altri concorrenti giunti alla finale, che hanno ricevuto l’attestato di partecipazione, sono stati Lidia Sodano, Wu Xin Yi e Federico Faedda.

Il concorso si è articolato in una prova scritta e in una prova dal vivo con il concorrente nei panni di un Receptionist che doveva interloquire con un ospite in italiano, inglese e francese. Nella prova dal vivo si sono creati degli interessanti siparietti che hanno messo alla prova non solo le conoscenze linguistiche dei concorrenti ma anche la loro capacità di interagire con gli ospiti e di reagire a domande non sempre facili cui rispondere con immediatezza. A un concorrente di Spoleto è stato chiesto dov’era la Cattedrale di Orvieto, a un altro di Assisi se la camera prenotata aveva vista mare… Al più sfortunato, chi era Albornoz di cui porta il nome la rocca di Spoleto…

Il convegno aveva lo scopo non solo di motivare i giovani al settore nel quale hanno deciso di lavorare in futuro dotandosi dei migliori strumenti culturali per comprenderlo e governarlo ma anche quello di spiegare qual è la situazione attuale del fenomeno del turismo in Italia e nel mondo e qual è il ruolo che il nostro Paese vi svolge.

Sociometrica, la società di ricerca guidata da Antonio Preiti, in un suo pregevole studio pubblicato il 24 novembre dello scorso anno ha certificato che l’Italia senza il turismo sarebbe un paese deserto sia dal punto di vista urbanistico che demografico lungo le coste, l’arco alpino, l’Appennino, un territorio spopolato come lo fu in passato, tra il 1860 e il 1945, quando il turismo non esisteva, con una emigrazione di massa verso le Americhe come verso l’Europa e l’Australia che ha coinvolto quasi 30 milioni di persone, la gran parte delle quali non è mai più tornata, motivo per il quale si calcola che nel mondo esista un numero di italiani perfino superiore ai residenti nel nostro Paese. Per numero di cognomi, San Paolo del Brasile è la più grande città italiana con oltre 4,5 milioni di nostri discendenti che hanno ancora cognome italiano. Il turismo dagli anni Cinquanta del 1900 ha progressivamente arricchito il paese, ha radicato sul territorio diversi milioni di italiani, è diventato una fonte inesauribile di finanziamento della nostra bilancia commerciale, perennemente in deficit. L’Italia ha potuto diventare una delle più importanti manifatture del mondo anche grazie al turismo che con il suo surplus (la differenza tra ciò che i viaggiatori internazionali spendono in Italia e ciò che gli italiani spendono all’estero) ha finanziato l’acquisto delle materie prime (di cui eravamo sprovvisti, dal carbone al petrolio al ferro) indispensabili per alimentare l’industria italiana.

Nel 2019 il conto satellite (l’impatto complessivo prodotto dal turismo sul territorio) attesta che la costa veneta tra Caorle e Jesolo ha fatturato 4,4 miliardi di euro piazzandosi al secondo posto dopo Roma (7,6 miliardi di euro) precedendo la costa romagnola tra Rimini e Riccione (4,1 miliardi di euro), superando destinazioni come Milano (3,4 miliardi di euro), Venezia (3 miliardi di euro) e Firenze (2,8 miliardi di euro). La città con il maggior numero di contribuenti Irpef al di sopra dei 55.000 euro è risultata Corvara, in Alta Badia, nel Sud Tirolo. In questa particolare classifica, ci sono anche Courmayeur, in Val d’Aosta, Forte dei Marmi, in Toscana, Cortina d’Ampezzo, nel Veneto, Selva Val Gardena, ancora nel Sud Tirolo, e Camogli in Liguria.

Il turismo nel 1950 riguardava una élite assai minuscola della popolazione mondiale (i viaggiatori internazionali erano 25 milioni), oggi è arrivato a quota 1,4 miliardi di persone, più i miliardi di persone che viaggiano per diletto o per affari all’interno della loro nazione. L’Italia è tra i massimi protagonisti di questo fenomeno che neppure la pandemia di Covid19 è riuscita a fermare ma solo a rallentare tra il 2020 e il 2021. Con il 2022 il turismo è tornato a macinare numeri da record, soprattutto in un paese come l’Italia che offre il prodotto più articolato e ricercato dal clima ai beni culturali, dallo sport all’enogastronomia.

Banca d’Italia ha appena certificato che il 2022 è stato l’anno del rilancio, ritrovando le masse di turisti internazionali cui eravamo abituati fino al 2019 con in più una maggiore fedeltà degli italiani che durante la pandemia hanno riscoperto il loro paese e intendono continuare a riscoprirlo di anno in anno.

Tutto bene? No, perché Governo e Parlamento continuano a considerare il turismo come un fenomeno marginale, da penalizzare anziché da premiare e incentivare. In passato chi lavorava nel turismo, soprattutto nel settore alberghiero, guadagnava non solo con lo stipendio ma anche con le mance che permettevano spesso di raddoppiare se non triplicare i guadagni. Quel fenomeno è scomparso, Governo e Parlamento non hanno adeguato i contratti nel settore defiscalizzandoli affinché il turismo diventasse a tutti gli effetti il settore dell’industria dell’ospitalità che è attirando personale qualificato e motivato. Non è vero che in Italia mancano collaboratori nel mondo del turismo, è vero che gli stipendi che il settore è in grado di offrire sono inferiori a ciò che sarebbe necessario. Che gli italiani siano considerato dei grandi professionisti dell’industria dell’ospitalità lo testimonia la pressante richiesta di personale italiano da parte di tutto il mondo. Siamo i più bravi ad accogliere, a regalare esperienze uniche e indimenticabili a tavola come sul territorio, solo Governo, Parlamento e opinione pubblica ancora non lo hanno capito.

Il turismo in Italia è diventato un fenomeno strategico, un’industria dell’ospitalità a tutto tondo che produce ricchezza per l’intero Paese non solo per chi vi lavora. Ai giovani che intendono lavorarvi il primo consiglio è quello di andare all’estero per almeno un anno se non due per approfondire la conoscenza delle lingue ma anche per misurarsi con altre culture, conoscere coetanei e adulti di altri gruppi culturali, acquisire una maggiore sicurezza personale e nello stesso approfondire, nell’incontro e nel confronto, la propria identità umana e culturale.

Un grazie di cuore alla direzione del BV Grand Hotel di Assisi per l’accoglienza del semestrale Gran Premio AIRA 2023, per la logistica messa a disposizione per effettuare il Concorso, per l’assistenza tecnologica per svolgere il Convegno, per la grande professionalità del personale che è culminata in un’esperienza ristorativa all’insegna dell’enogastronomia umbra di notevole qualità.

Un plauso particola al Direttore della struttura, Francesco Galli, e al Direttore Generale di Buone Vacanze Hotels, Gianni Gulli.

Ringraziamo Renato Andreoletti per questo fantastico resoconto delle giornate svoltesi ad Assisi e cogliamo l’occasione per condividere alcuni scatti in ricordo del semestrale.


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Come cambia il Mercato del Lavoro: le nuove opportunità

Trovare un’opportunità di lavoro non è semplice, richiede tempo, competenze, creatività, attenzione e molta fortuna. Il trucco sta nel trovare una soluzione lavorativa che meglio si adatta alle tue capacità.

Il mercato della libera professione offre una varietà di idee e per coloro che cercano la libertà finanziaria e soprattutto un’alternativa alla profonda crisi del “posto fisso”. Certo, si può sperare di ottenerlo ma la tendenza della pubblica amministrazione è volta a pubblicare sempre meno bandi per l’assunzione di lavoratori nel pubblico anche per via dello sviluppo della gestione burocratica, attraverso l’uso informatico.  

Il mercato del lavoro nel privato a sua volta è sottoposto a una forte pressione fiscale su lavoro. Basti pensare che il cuneo fiscale (il cuneo fiscale è la differenza tra quanto un dipendente costa all’azienda e quanto il dipendente incassa, in netto, in busta paga) e contributivo ammonta al 46,5%, ciò significa che a fronte di un lordo di 1.900 euro il lavoratore percepirà uno stipendio pari a 1.016,50 euro.

Di conseguenza, il mercato del lavoro privato è oramai totalmente indirizzato verso le contrattazioni di lavoro atipiche che sono caratterizzate da maggiore flessibilità del lavoro. Quei contratti di lavoro non abituali, diversi dai tradizionali contratti di lavoro dipendente a tempo indeterminato e dalle forme di lavoro autonomo. Il mercato del lavoro italiano ha assistito ad una radicale trasformazione verso la fine degli anni ’90, con l’introduzione delle forme di lavoro atipico. In particolar modo, una normativa quadro di riferimento in materia viene introdotta dal legislatore con la legge del 14 febbraio 2003 che introduce sul mercato del lavoro italiano le forme dei contratti di lavoro non standard (lavoro atipico) regolamentandone le modalità di attuazione. Queste tipologie contrattuali sono caratterizzate da una maggiore flessibilità del lavoro, in risposta alle variazioni della produzione. Esempi di tipologie contrattuali atipiche e flessibili sono il lavoro in somministrazione tramite Agenzia di Lavoro, detto appunto temporaneo (ex lavoro interinale), il rapporto di collaborazione, l’associazione in partecipazione, il lavoro accessorio mediante buoni-lavoro (voucher e solo in alcuni settori), il lavoro a chiamata.

Per ovvie ragioni, non esiste più una certezza o sicurezza di un lavoro di lunga durata per le ragioni succitate. In aggiunta vi è la forte concorrenza di tantissime persone disoccupate che seguono perlopiù la chimera di un posto da dipendente a contratto indeterminato. La ricerca in tal senso, diventa estenuante, piena di ostacoli, di fallimenti proprio per la ricerca di un posto di lavoro che possa garantire il futuro, opportunità probabilmente realizzabile in caso di Aziende “ricche e famose” dove l’asticella del livello di competenze richieste è posto molto in alto e probabilmente anche la nostra vita (affetti, residenza, abitudini) ne subisce forti variazioni.  

Insomma, fino a pochi anni fa, l’instabilità era l’eccezione del lavoro a tempo indeterminato oggi è la norma. La situazione oggi è completamente ribaltata. I lavoratori sono sempre più instabili e i lavoratori con contratti a lungo termine sono specie rare e chiaramente a rischio di estinzione. Oggi l’insicurezza è stata considerata come un fatto normale, il che è indubbiamente sgradevole. Da aggiungere quale elemento cruciale, gli effetti della globalizzazione. Il lavoro ha un costo e se un imprenditore può ottenere la stessa manodopera a un costo molto inferiore, cosa possibile in un mondo globalizzato che abbatte le barriere del mercato, lo farà sicuramente senza esitazione.

Ma non è tutto …

Con lo sviluppo della tecnologia, il mondo del lavoro ha subito un ulteriore danno. Proviamo ad immaginare un prossimo futuro (nemmeno tanto futuro) in cui l’intelligenza artificiale sostituirà il lavoro svolto dagli esseri umani in molti campi professionali. In passato eravamo abituati a sostituire le persone con macchine per i compiti più ripetitivi, ma ora, con la comparsa di sempre più macchine nel mondo del lavoro, la situazione è molto diversa.

Il progresso tecnologico, quindi, rischierà di ridurre ulteriormente le opportunità di lavoro, anche se solo diversi tipi di occupazione. Il settore dei servizi alla persona ad esempio, non avrà la stessa sorte dei lavori dove imperversa la tecnologia.

Quindi quale potrebbe essere la soluzione?

L’alternativa alle problematiche succitate è da ricercarsi nell’investimento su te stesso. Abbracciare il nuovo che arriva e non rimanere “ancorato” a vecchi cliché di posizioni lavorative anacronistiche e quindi non più al passo dei tempi.

A seguito della comparsa di Internet, sono avvenuti molti cambiamenti e molte persone stanno cominciando a considerare alcune opportunità di lavoro che in passato erano inimmaginabili. Queste opportunità sono reali e specifiche grazie ad Internet che fornisce uno strumento per proporre servizi alle persone, globalmente.

Altra opportunità arriva dal settore turistico-alberghiero.

Non vi è settore economico che possa offrire maggiori opportunità di lavoro e business per tutti coloro che mostrano dedizione, ricerca di una formazione costante e pronti ai continui cambiamenti che il mercato turistico impone.

In contropartita vi è l’opportunità di un lavoro in un ambiente gradevole e dinamico, dove si assiste in misura crescente a soluzioni di flessibilità, operatività da remoto, contratti brevi e lavoro freelance. La formazione costante diventa dunque un “plus” anche per le peculiarità del settore turistico in continuo cambiamento e quindi bisognoso di lavoratori continuamente istruiti e ricercarti sul mercato del lavoro.    

Vorrei ribadire, laddove ce ne fosse ancora bisogno che, il Turismo è l’unico settore per il Paese, in continuo incremento. Anche con i dati negativi della calamità pandemica appena superata, si assiste a una rapida risalita e a risultati superiori al periodo pre-covid (dove già era avvenuto un importante aumento delle presenze turistiche).

Il Turismo è un bene irrinunciabile! È un bisogno diventato primario anche in virtù della condizione psicologica della gente che vuole scrollarsi di dosso, la clausura al quale per un lungo periodo è stata costretta a subire e questo permette di creare un numero importante di opportunità di lavoro nel comparto.

 Mino Reganato  




FareTurismo 2023: Roma 21-23 Marzo

Grande attesa per la nuova Edizione di FareTurismo 2023, che si terrà a Roma nel periodo 21-23 Marzo presso l’Università Europea di Roma.

FareTurismo è giunta oramai alla sua 22ma edizione, l’unico evento nazionale dedicato alla formazione, lavoro nel turismo ed alle politiche turistiche.

Per coloro che sono alla ricerca di nuove occasioni professionali, FareTurismo offre 1800 colloqui di selezione con 40 prestigiose aziende. Per poter partecipare, basta iscriversi al link dedicato colloqui aziende 2023

FareTurismo inserisce per la prima volta nel programma di quest’anno protagonisti Solidus e le Associazioni federate, sia con la presentazione delle figure professionali agli studenti degli ultimi anni (martedì 21 e giovedì 23) sia con l’intervento diretto dei Presidenti delle varie Associazioni, incluso AIRA con il nostro Presidente Luciano Manunta, nella giornata con il Ministero dell’Istruzione e Unioncamere (in programma per mercoledì 22 marzo).

Per maggiori informazioni sul programma ed eventi previsti, clicca sulla locandina




Il Turismo molisano del futuro è già presente

La scorsa edizione delle BIT di Milano, termometro da anni dell’andamento dei flussi turistici verso le destinazioni italiane, ha fornito validi elementi al fine di far convergere la promozione e dunque la creazione di pacchetti specifici, in favore di alcuni particolari mercati stranieri (oltre a quello nazionale). Si parla di un 30% di aumento del turismo internazionale verso il nostro Paese e secondo un recente sondaggio del gruppo Globus, l’Italia domina la cima della classifica “must-see” europea per il 2023, con il 22% delle preferenze. Altro dato interessante emerso da un sondaggio riguardante i turisti che ritornano in Italia più volte, viene fuori che almeno il 20% di coloro che hanno trascorso le proprie vacanze negli ultimi 5 anni in Italia sono ritornati per ben tre volte. Non dimentichiamo che il marchio ‘Made in Italy’, è uno dei marchi più conosciuti al mondo!     

Il superamento della linea di demarcazione tra il blocco delle attività ed il ritorno alla normalità dopo la terribile pandemia che ha arrestato completamente per quasi due anni tutti i flussi turistici interni ed esterni ha di fatto liberato le persone da un fardello psicologico, spingendole verso un ritorno alle abitudini pre-covid, alimentando a dismisura il desiderio di viaggiare. Tale criticità ha apportato comunque, delle variazioni sulla scelta del luogo e la tipologia di vacanza. Il luogo dove trascorrere le vacanze diventa esperienziale, cambiando di fatto i precedenti stereotipi di centro turistico, spesso preferito per la bellezza oppure per la presenza di beni monumentali.

Da sondaggi effettuati ultimamente emerge una ricerca da parte dei Turisti di una migliore qualità della vacanza garantita da una maggiore sicurezza del posto, buona alimentazione, un ambiente più sano e la semplicità nel costruire rapporti personali con gli attori e gli abitanti della destinazione scelta. Ciò che non si può avere nel quotidiano, lo si ricerca nel tempo libero. Secondo le stime del Rapporto Ecotur, infatti, emerge che il trend di crescita del turismo natura & buon cibo non si arresta, e circa il 60% dei tour operator è molto attento a questo boom, cercando strutture in grado di fornire prodotti e servizi dedicati.

La ricerca del nuovo Turista verte verso destinazioni che presentano nel proprio “contenitore di servizi” programmi motivazionali con un’offerta esperienziale, soprattutto nei segmenti naturalistico, enogastronomico e del benessere. Fornire ai mercati più motivazioni per essere preferiti e soprattutto unici e non replicabili altrove, spingono il visitatore a spendere di più, alimentando l’economia locale e favorendo la crescita di posti di lavoro, elemento vitale per scongiurare lo spopolamento di interi villaggi.

Il turismo natura e benessere, il turismo termale tradizionale ed il turismo culturale e d’arte dei piccoli borghi sono le tipologie di turismo in espansione, seguono il turismo enogastronomico, le crociere ed il turismo montano, si registra un una flessione delle vacanze “all inclusive”.

Ad esempio, il segmento di prodotto riferito al “Wedding destination” ovvero l’organizzazione di eventi nuziali in favore di coppie provenienti dall’estero (ma anche dall’Italia) è indirizzato fortemente verso destinazioni che rappresentano tradizioni e costumi tipici del posto, i quali proprio per quest’aspetto non hanno nessun riscontro in altri territori (ecco un caso dove il connubio tra unicità e gastronomia rappresentano la motivazione che spinge le coppie a preferire una destinazione anziché un’altra). Basti pensare che tale segmento ha prodotto nel 2022 oltre 2 milioni di presenze!       

Le destinazioni molisane possono inserirsi in questo filone a pieno titolo, grazie comunque a una buona “green & food reputation” che in aggiunta ad ulteriori prodotti individuabili attraverso un’anali del potenziale a disposizione (tramite sondaggio di opinione su cluster specifici) formano un ipotetico contenitore in simbiosi con il nuovo trend ma che comunque necessita di azioni di supporto.  

Il clima di relax e di quiete che si respira, la natura incontaminata che offre uno spettacolo di rigogliosità, di profumi, di suoni e di colori e la cultura storica della popolazione offre a pochi chilometri un entroterra ricco di paesi con stupendi centri storici e piccole botteghe artigianali, dove si possono trovare ancora prodotti e oggetti tipici della terra e della civiltà molisana.

Ribadendo quanto scritto nel mio precedente articolo, risulta “in primis” obbligatorio l’attuazione di un piano programmatico degli interventi e di concerto con le istituzioni deputate alla promozione delle destinazioni italiane all’estero, promuovere le numerose tematiche turistiche molisane attraverso pacchetti di soggiorno. Attraverso la dotazione di 1 miliardo e 380 milioni di euro quale “Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo” promosso dal Ministero del Turismo e gestito da Invitalia, si vuol favorire un riammodernamento delle strutture italiane al fine di essere al passo con le nuove aspettative dei turisti internazionali, mentre ENIT ha lanciato ultimamente alcune campagne ad hoc per promuovere luoghi e percorsi.

Ecco, gli ingredienti ci sono, la parola ora alle istituzioni locali.

Se ci siete, battete un colpo!

Mino Reganato




Semestrale AIRA 2023 ad Assisi

In arrivo il Semestrale AIRA 2023, giunto alla sua 102° edizione, con sede stavolta ad Assisi (Umbria). L’evento è previsto per il weekend 17 – 19 Marzo presso il BV Grand Hotel Assisi. 

Il primo appuntamento di questo importante week-end, sarà il venerdì 17 marzo alle ore 16:00 : si terrà l’assemblea ordinaria dei soci 2023, in presenza e con la possibilità di collegamento in remoto per chi non riuscirà a venire in Umbria.

Il sabato 18 marzo sarà invece dedicato ai futuri protagonisti del turismo, gli studenti : verrà svolto anche quest’anno il Gran Premio AIRA “Il miglior studente futuro impiegato al ricevimento alberghiero”.

Durante la mattinata del 18 marzo ci sarà una tavola rotonda dal tema “Giovani, scommettiamo su di voi!” con la partecipazione di Renato Andreoletti, Stefano Chiesa e Luciano Manunta.

Domenica 19 marzo avremo la possibilità di scoprire l’Assisi più nascosta, quella romana.

Cogliamo l’occasione per allegare il programma e le tariffe dedicate per il Semestrale AIRA 2023 ad Assisi

Basilica di Assisi, Umbria



Italia a Tavola: Il Sondaggio alla sua 15° edizione

Ha preso il via il 15° Premio Italia a Tavola “Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e dell’accoglienza”.

Si tratta di un sondaggio con votazioni provenienti dal nostro settore, Enogastronomia e Turismo ma anche Turismo e Accoglienza.

Per coloro che volessero saperne di più, possono cliccare sul Link dedicato

Per la nostra associazione A.I.R.A., ci rappresenta Alberto Lavorgna (Professionista dell’anno SOLIDUS)

Ma saranno presenti anche le altre categorie da ristorazione a sala e hotel, barman

Per questa prima sessione si può votare sino al 20 febbraio 2023, seguiranno altre due sessioni.

Si potrà rivotare per i “nostri” non eliminati della prima selezione. Per partecipare, occorre registrarsi

Grazie per il vostro voto che contribuisce a fare conoscere le nostre associazioni ed i nostri associati.




I Professionisti dell’Anno – Solidus 2022

Convegno Nazionale e premiazione dei Professionisti dell’Anno 2022 a cura di Solidus Turismo, in programma a Riccione nel periodo 2-4 dicembre 2022, presso l’Hotel Corallo.

Per coloro che volessero partecipare c’è ancora tempo per prenotare camere e servizi di ristorazione.

Tutte le informazioni e programma relative al convegno con premiazione dei Professionisti dell’Anno sono disponibili al seguente Link




Una storia incredibile | Notizie interessanti | Curiosità

Presentiamo il nuovo numero di 21 Grammi di Turismo. Questa settimana: il team sicurezza Airbnb, turismo outdoor, il programma fedeltà di Leading Hotels of the World, storia del turismo e molto altro.   
Leggi qui (e registrati per riceverla ogni giovedì) https://emiliodr.substack.com/p/una-storia-incredibile-notizie-interessanti




Dove lavorare: gruppi alberghieri LGBTQ friendly | Cose interessanti della settimana | Bonus

Presentiamo il nuovo numero di 21 Grammi di Turismo di Emilio De Risi. Questa settimana: quali sono i gruppi alberghieri LGBTQ friendly, la situazione Booking.com e iva e quali sono i siti web etici.
Leggi qui (e registrati se vuoi riceverla ogni giovedì): https://emiliodr.substack.com/p/dove-lavorare-gruppi-alberghieri

Società inclusive. Il Corporate Equality Index valuta il lavoro fatto all’interno delle aziende per raggiungere l’uguaglianza delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e queer. Tutto in base a specifici criteri di valutazione.

Le top dell’ospitalità. Ecco le società del settore alberghiero con i migliori risultati nel rapporto 2021: Carnival Corporation; Choice Hotels International; Hilton; Hyatt Hotels Corporation.

Booking.com e l’IVA. È accusata per evasione fiscale dell’iva tra il 2013 e il 2019, per un totale di 153mln di euro. Come racconta Il Sole 24 Ore, l’agenzia online avrebbe emesso fatture senza iva a soggetti non imprenditoriali (es. B&B) con la conseguenza che l’imposta non è stata né dichiarata né versata in Italia.

Il resoconto. La Guardia di Finanza avrebbe ricostruito i mancati versamenti: si va dai 13mln del 2013 ai 28mln di euro del 2019. Ma soprattutto è stato accertato il fatturato di Booking.com in Italia: tra il 2014 e il 2018 ha guadagnato 2,9mld di euro. Il picco nel 2017 con ricavi per 772mln di euro.

Nota. Per le autorità dei Paesi Bassi, Booking.com (che ha sede legale in Olanda) in questo caso specifico sarebbe stata autorizzata a non applicare l’iva. Staremo a vedere l’evoluzione.

Medical spa. Acquisito all’asta nel 2019, lo storico hotel Palazzo Fiuggi rinasce grazie al Forte Village e al suo general manager Lorenzo Giannuzzi (che in passato ha diretto proprio l’hotel fiuggino). Considerando la destinazione, è molto interessante l’idea di puntare sul segmento medical spa.

Il Sorpasso. Secondo l’indagine di GlobalData, il 39% dei viaggiatori preferisce prenotare direttamente, seguito dal 17% che dice di aver optato per Ota e comparatori di prezzo. Nel terzo trimestre 2019 le agenzie online erano l’opzione più popolare. Per GlobalData la lentezza nell’emettere i rimborsi durante la fase calda della pandemia può essere una ragione di questa tendenza.

USA vs UK. Mentre il governo inglese ha rimandato le aperture per il timore della variante Delta, lo stato di New York annuncia che, grazie al 70% di vaccinati, verranno eliminati: distanziamento di sei piedi all’interno di teatri e ristoranti; misurazione della temperatura all’ingresso; contact tracing effettuato dai ristoranti.

Medio Oriente. Hyde Hotels, Resorts & Residences (brand Accor), punta a Dubai per la sua prima struttura fuori dagli Stati Uniti. L’apertura dell’hotel di 276 camere nel quartiere Business Bay è prevista entro la fine del 2021. Accor, come altri gruppi, vedono negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita un notevole potenziale. Destinazioni che, da parte loro, puntano a ridurre la dipendenza dal petrolio.

Dark patterns. Bottoni, form e pop-up di un sito web sono concepiti per convertire. Ovvio. Ma dove finisce la vendita e inizia la cupidigia? In nome del revenue possiamo fare tutto? Quello dei cosiddetti dark patterns è un tema caldo che mette in luce una linea etica che non dovrebbe essere superata. Per darti un’idea, pensa ai siti web d’albergo che imitano lo stile delle Ota con messaggi tipo: «altre tre persone stanno guardando questa camera proprio ora».




Il turismo comunica male | Dal mondo | Dall’Italia

Presentiamo il nuovo numero di 21 Grammi di Turismo di Emilio De Risi. Questa settimana: Il turismo comunica male, class action negli Usa, la ripresa dei viaggi iconici, aperture alberghiere in Italia.
Leggi qui (e registrati se vuoi riceverla ogni giovedì): https://emiliodr.substack.com/p/il-turismo-comunica-male-dal-mondo

Tutto cambia… tranne il modo di raccontare il turismo. L’economista Antonio Preiti, su Linkiesta, pone qualche spunto interessante:

Ossessione per il prodotto. Oggigiorno far vedere il prodotto non funziona quasi in nessun settore, allora perché si mostra sempre e solo quello? Dovremmo sapere, anche senza scomodare Maslow, che il consumo turistico tocca le stesse corde della moda e dei beni di lusso: auto-realizzazione e stima sociale.

Vecchie etichette. Nel turismo, stancamente, si continua a classificare le destinazioni secondo le caratteristiche geografiche (mare, montagna, terme), ma ormai quello che le distingue è il valore che comunicano, in altre parole il potere del brand.

Mappa mentale. Quando una persona sceglie dove andare in vacanza, crea uno schema mentale delle destinazioni possibili e per ognuna si pone delle domande. Cosa promette? Cosa posso aspettarmi? Come incontra i miei desideri? Com’è considerata dagli altri? Qual è la sua percezione generale? E su queste basi sceglierà.

Domande da porci. Chi si occupa di comunicazione turistica, dovrebbe chiedersi: a chi parliamo? Il messaggio va bene per tutti o servono linguaggi specifici? Come creare complicità con chi dovrebbe sceglierci? Qual è la nostra vera promessa? Qual è l’ironia giusta? Come giocare con gli stereotipi?

Class action contro InterContinental Hotels Group. Secondo la parte in causa, la Ihg e la Hhf (società che rivende i servizi franchising di Ihg) con il pretesto di mantenere gli standard del marchio, avrebbero costretto a usare fornitori con prezzi fuori mercato e intraprendere costosi lavori di ristrutturazione. L’azione è stata presentata dalla Aaron Hotel Group LLC (franchisee di un Holiday Inn di Ihg nel Connecticut).

Viaggi da sogno, ma senza folla. È la tendenza delineata dall’articolo del The New York Times. Con l’aumento dei vaccini e l’apertura dei paesi al turismo, molti operatori stanno segnalando la ripresa di viaggi verso i cosiddetti siti iconici (resi più belli dall’assenza di folla). 

Il viaggio della vita. Secondo la travel company Atlas Obscura «c’è molta richiesta per viaggi irripetibili» e sono sulla buona strada per vendere, entro la fine dell’estate, più tour di quanto facessero prima della pandemia. 

Prepararsi a pagare… Anche se i prezzi per i viaggi all’estero sono rimasti più o meno invariati, questi tour sono diventati molto più costosi.

Dalla Cina. I controlli sanitari più severi tra la provincia del Guangdong e Macao fanno prospettare un impatto molto negativo per la bilancia turistica di quest’ultima. Le restrizioni agli ingressi dal Guandong sono state introdotte in risposta ai nuovi casi di covid19.

Lefay resort in vendita? Secondo alcune indiscrezioni riportate da Il Sole 24 Ore, Cassa Depositi e Prestiti sarebbe in trattativa per l’acquisto del wellness resort di Gargnano sul lago di Garda.

Nel frattempo Four Seasons… pare abbia definito un accordo per la gestione di Palazzo Marini a Roma, inoltre nel 2026 dovrebbe piantare il suo marchio anche sullo storico Danieli di Venezia.

A settembre W Hotels. Il brand del gruppo Marriott aprirà il suo primo albergo italiano a Roma. La struttura nasce dalla ristrutturazione di due edifici storici nei pressi di via Veneto ed è costata più di cento milioni di euro, sostenuti grazie al gruppo americano Kingstreet.




Contro la guida Michelin | Colloqui di gruppo| Nel mondo e in Italia

Presentiamo un articolo a cura di Emilio De Risi, redazione 21 Grammi di Turismo, sulle risorse umane, sui nuovi investimenti, sul business travel e sulle nuove aperture.

E quindi uscimmo a riveder le stelle. C’è qualcosa di sbagliato nella guida Michelin? Le critiche aumentano, eppure molti ristoranti agognano una stella. Un articolo del Financial Times fa il punto.

Principali attacchi rivolti alla Michelin:

* Tecnico: i premi danneggiano i ristoranti poiché inducono a restringere la creatività per ottenere stelle.
* Logico matematico: come può una singola organizzazione coprire così tanti ristoranti?
* Culturale: la Michelin è troppo francese e non ha diritto di giudicare il cibo di altre culture.

Invidia. Tra gli chef c’è chi difende la guida, affermando che i media devono parlare di ristoranti per vendere, ma non amano l’idea che ci sia una realtà più esperta e competente di loro (Michelin ovviamente). Anche l’attacco culturale viene respinto, sottolineando come Tokyo oggi abbia più stelle di New York o Londra.

Globalizzazione. Non sono poche le persone a sostenere che la guida abbia creato un modello globale: da un lato si parla di ingredienti locali, dall’altro quello nei ristoranti stellati sembra tutto cibo Michelin.

Da ristorante a brand di lusso. Altro punto riguarda i tre stelle: prezzi, location, liste d’attesa impossibili hanno brutalmente estromesso la maggioranza delle persone da questi ristoranti. In poche parole, sono diventati un marchio di lusso come Ferrari.

Business Travel. L’azienda farmaceutica UCB cambia la sua travel policy. Attenuate le restrizioni, per i viaggi che non prevedono pernottamento, il sistema di prenotazione dell’azienda chiederà: non puoi fare questa attività in una riunione di Zoom? Nel primo trimestre, secondo Skift, i viaggi della UCB sono diminuiti del 90%, un bel risparmio, ma l’azienda afferma di voler rendere le riunioni più utili e ridurre le emissioni di carbonio.

E se in futuro i travel manager diventassero i censori del viaggio aziendale?

Movimenti di borsa. Trip.com ha venduto 1.386.440 azioni ordinarie di TripAdvisor (più dell’1% di quelle in circolazione). Dopo quest’operazione la online travel agency ne possiede il 4,5%, meno del 5% necessario per nominare un membro del consiglio di amministrazione di TA.

È solo una mossa finanziaria o si profila qualche cambiamento nelle alleanze?

Italia: aperture. Eccone alcune interessanti da qui a fine anno: Mira Hotels & Resorts a Follonica (52 camere e campo da golf 12 buche); Nh Hotels a Firenze con Palazzo Gaddi (86 camere); a Venezia con Grand Hotel Palazzo dei Dogi (64 camere), Murano Villa (104 camere) e Venezia Santa Lucia (101 camere). A Milano, sempre Nh hotels, ne prevede uno a CityLife (185 camere) e uno in Corso Buenos Aires (101 camere).

Italia: movimenti alberghieri. Tui venderà al gruppo indonesiano Lohia la tenuta di Castelfalfi (1.100 ettari con hotel, appartamenti, ristoranti, campo da golf, piscina e attività agricole). Th Resort, invece, punta a diventare un operatore che integri ospitalità e tour operating, nonché a quotarsi in borsa entro quattro anni.

Colloqui di gruppo. Alcune organizzazioni, specie quelle più strutturate, possono ricorrere a questa scelta per velocizzare le fasi della selezione, ma anche per valutare determinate competenze. Ecco qualche consiglio da un pezzo di Hcareers.

Da fare: Sii amichevole e mostra di saper giocare in squadra. Prepara un’introduzione che risponda alla domanda parlami di te.

Da non fare: non dominare la conversazione (non fare l’essere umano alfa), ma allo stesso tempo non appiattirti sullo sfondo. Non arrivare al colloquio senza un paio di domande da fare all’azienda.